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Video: Una sentenza a Madrid apre le porte all'uso di citofoni bluetooth nei caschi da moto
2024 Autore: Nicholas Abramson | [email protected]. Ultima modifica: 2024-02-11 01:02
Il dibattito su l'uso di citofoni bluetooth su una moto è sul tavolo da anni. Molte sono le opinioni e molte sono state le conseguenze del suo utilizzo. Le più ricorrenti sono le multe, fino a 200 euro e tre punti che possono essere prelevati dalla carta. Tuttavia, una nuova sentenza a Madrid potrebbe aprire la strada al suo utilizzo.
Come riportato dall'ufficio legale di Pyramid Consulting, è stata stimata una nuova sanzione per aver guidato con questo tipo di dispositivo bluetooth nel casco in cui è d'accordo con il conducente non mostrando prove che stava commettendo un crimine.
Un evidente caso di impotenza
La prima domanda che viene in mente leggendo questo articolo è se l'uso di citofoni bluetooth sia davvero proibito in Spagna. E la verità che la risposta è molto ambigua. La Legge 18.2 del Regolamento Generale di Guida dispone quanto segue: "E' vietato guidare con caschi o cuffie collegate a ricevitori o riproduttori sonori, salvo che durante il corrispondente insegnamento e l'esecuzione delle prove attitudinali in circuito aperto per l'ottenimento del permesso. di guidare due -motocicli a ruote quando richiesto dal Regolamento Generale dei Conduttori."
In questo primo paragrafo viene chiarito che l'uso di qualsiasi tipo di dispositivo diverso dall'ottenimento della patente di guida È totalmente vietato. Tuttavia, se leggiamo poco più avanti troveremo quanto segue: "E' vietato l'uso alla guida di dispositivi di telefonia mobile e di qualsiasi altro mezzo o sistema di comunicazione, salvo quando lo sviluppo della comunicazione avviene senza l'uso delle mani o indossando caschi, cuffie o strumenti simili."
Tenendo conto di quest'ultimo paragrafo, le sanzioni per il trasporto di questo tipo di gadget non dovrebbero essere eseguite in quanto non si tratta di un tipo di auricolare che copre le nostre orecchie, ma di un altoparlante che ci consente di ascoltare il suono ambientale in ogni momento. Un fatto che la DGT ha in mente e che, in teoria, per l'anno prossimo proverà a cambiare. O almeno così lo ricordava sul suo Twitter in occasione della Giornata Nazionale del Motociclo, che per chi non lo sapesse, si celebra ogni seconda domenica di giugno.
Ebbene, tenendo conto di ciò, il Tribunale Contenzioso numero 21 di Madrid ha stimato questa sentenza considerando che, pur utilizzando questo tipo di dispositivo, non viene fornita alcuna prova evidente del delitto. Secondo Yolanda Abad, capo del dipartimento legale di Pyramid Consulting, il giudice ha ritenuto che mancano prove di accredito, trattandosi di sanzioni istantanee che non vengono catturate da nessun tipo di autovelox come può succedere con gli autovelox”.
Unghia prove che l'amministrazione non ha fornito e che, come se non bastasse, non spiegava. Per tale motivo, il giudice ha ritenuto che, avendo richiesto in modo chiaro e ordinato le proposte dell'interessato, esse avrebbero dovuto essere attuate o quanto meno motivate perché l'Amministrazione le ritenesse non idonee. Inoltre, lo stesso interessato ha richiesto all'agente la deposizione testuale, fatto che l'Amministrazione non ha compiuto e che non è nemmeno praticato.
Considerate tutte queste circostanze, il giudice ha ritenuto di trovarsi di fronte ad un evidente caso di indifesa, accogliendo l'accusa della sanzione e aprendo così la porta all'utilizzo di dispositivi di questo tipo. Una pratica che si difende da tempo e che tra pochi mesi dovrebbe essere regolamentata. Inoltre, grazie a questa sentenza, si apre un'altra strada per chi è già stato multato. possono impugnare le loro sentenze con garanzie.
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