Sommario:
- Nella Dakar 2021 verranno percorsi più di 7.600 chilometri
- Ricky Brabec inizia come un favorito
- Tutte le tappe della Dakar 2021
Video: Anteprima Dakar 2021: tutto quello che sai sulla seconda visita del rally in Arabia Saudita, motociclisti preferiti e percorso
2024 Autore: Nicholas Abramson | [email protected]. Ultima modifica: 2024-02-11 01:02
Per il secondo anno consecutivo il Dakar Si svolgerà in Arabia Saudita la 43° edizione della storia del rally più duro del mondo. E ancora una volta l'organizzazione promette una prova con più navigazione e prove speciali totalmente nuove.
E queste sono solo alcune delle novità per i 107 motociclisti che si sono iscritti a questa Dakar 2021, che si svolgerà dal 2 al 15 gennaio. Saranno più di 7.600 chilometri percorsi nelle sue 12 tappe e KTM è ansiosa di riconquistare la corona che Honda le ha strappato lo scorso anno con Ricky Brabec come architetto.
Nella Dakar 2021 verranno percorsi più di 7.600 chilometri
Il 43a edizione della Dakar Sarà possibile vivere dal 2 al 15 gennaio una prova che sarà ancora una volta costituita da una breve giornata prologo di appena 11 km in cui si deciderà l'ordine di partenza della prima delle 12 tappe che dovranno completare il piloti.
Per questa Dakar 2021 le iscrizioni in generale sono diminuite e nella categoria moto sono solo 107 i partecipanti (320 veicoli in totale), rispetto ai 147 dell'anno scorso, quando già si registrava un leggero calo rispetto ai numeri in Sudamerica. In questa occasione, l'emergenza sanitaria causata dal coronavirus è stata fondamentale nella perdita di corridori ed è che fino a poche settimane fa si temeva per la possibile cancellazione dell'evento.
Ma per il momento sembra che tutto stia andando avanti e i piloti e le squadre al vertice saranno pronti al 100% per disputare il rally ancora una volta. Più di 7.600 chilometri di cui quasi 4.800 chilometri corrisponderanno a speciali mai visti, cioè verranno eseguiti sotto il timer.
L'organizzazione, con David Castera alla regia, ha promesso una gara con più navigazione e in cui le piste veloci saranno ridotte, nel tentativo di restituire alla Dakar l'essenza avventurosa che molti agognavano da tempo. Il roadbook (che non sarà elettronico per le moto) verrà consegnato ai piloti 20 minuti prima dell'inizio di tutte le tappe, cosa che si era già tentata di fare l'anno scorso solo pochi giorni.
Alcuni punti da tenere in considerazione e che interesseranno le moto partecipanti a questa nuova edizione della Dakar sono il divieto di effettuare riparazioni alla sella durante il rifornimento, l'obbligo di indossare un giubbotto con airbag e una serie di nuove sanzioni.
Forse la cosa più importante è la limitazione al cambio di un solo pistone durante l'intera prova, cioè dal terzo pistone ci saranno penalità di 10 minuti per ognuno utilizzato nel rally. Questo renderà più difficile la vita ai team di testa, che in precedenza potevano rilasciare nuovi pistoni ogni giorno senza preoccupazioni, poiché solo il cambio motore era penalizzato. Pure il numero di pneumatici posteriori disponibili è limitato a sei, aggiungendo una penalità di 30 minuti per ogni gomma extra necessaria.
Ricky Brabec inizia come un favorito
Se Ricky Brabec ha messo fine alla sua Honda ufficiale ai 19 anni che KTM aveva vinto, quest'anno vorrà sicuramente riconfermare il titolo, che ha segnato la prima vittoria per la squadra giapponese nel rally negli ultimi 31 anni.
Ma Brabec ha in casa lo spagnolo Joan Barreda, che proverà ancora una volta a riportare a casa il tanto atteso trono, anche se condividerà anche una moto con Kevin Benavides e José Ignacio Cornejo.
Non dovrebbero perdere di vista Toby Price, Sam Sunderland e Matthias Walkner, i piloti del team KTM che arrivano con la pressione di dover restituire l'oro alla casa austriaca. In effetti, Price sa cosa vuol dire vincere la competizione fino a due volte (2016 e 2019) e i suoi compagni di squadra hanno compiuto questa impresa una volta, Sunderland nel 2017 e Walkner l'anno successivo.
Luciano Benavides quest'anno passa da KTM a Husqvarna, che dividerà i ranghi con Xavier De Soultrait e con il quale è stato vicecampione nella scorsa edizione, Pablo Quintanilla, in grado di superare l'attacco di Toby Price.
Sebbene Barreda (settimo l'anno scorso) sia davvero lo spagnolo con più opzioni per lottare per la vittoria, ci sono altri motociclisti che difenderanno i colori del nostro Paese in Arabia Saudita. Ad esempio, Laia Sanz con GasGas proverà a concludere quella che sarà già la sua undicesima Dakar, dopo 10 edizioni culminate in alcune posizioni davvero notevoli e con il miglior piazzamento della sua storia nel 2015, quando ha ottenuto il 9° posto assoluto.
Joan Pedrero, Oriol Mena e Marc Calmet Correranno anche questa seconda avventura nel nuovo sito di rally, tutti come parte di un progetto sotto il manto di Rieju ma con una carenatura che nasconde quelle che sono le unità KTM 450 Rally Replica. Calmet, dal canto suo, è iscritto nella categoria Rookie Marathon e non nell'elite, come gli altri due compagni di squadra.
Gli altri piloti spagnoli che correranno la prossima Dakar in sella a una moto sono Lorenzo Santolino (Sherco), Tosha Schairena (KTM), Rachid Al-Lal (KTM), Eduardo Iglesias (KTM), Jaume Betriu (KTM), Daniel Alberto (KTM), Sara García (Yamaha), Javier Vega (Yamaha), Juan Campdera (KTM), Eladio Carbonel (KTM), Alexandre Bispo (KTM), Gamaliel Llanos (KTM) e Fernando Domínguez (KTM).
La competizione può essere seguita come ogni anno su Teledeporte, sia nel programma televisivo presentato di notte da Marc Martí che nella sua sezione 'a la carte' su Internet. Inoltre, Eurosport proporrà ancora una volta il consueto riassunto e le immagini delle diverse giornate della Dakar verranno pubblicate anche su Red Bull TV.
Ed ovviamente, ogni mattina avrai il nostro monitoraggio e analisi di ogni tappa, di cui non sono ancora stati confermati gli orari ma che dovrebbe ricominciare tra le prime ore del mattino e concludersi per tutta la mattinata.
Tutte le tappe della Dakar 2021
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