MotoGP Indianapolis 2012: Dani Pedrosa domina una categoria senza anima
MotoGP Indianapolis 2012: Dani Pedrosa domina una categoria senza anima

Video: MotoGP Indianapolis 2012: Dani Pedrosa domina una categoria senza anima

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Anonim

Dani Pedrosa ha corso il suo settimo podio e aggiunge una nuova vittoria in MotoGP per tagliare il gap che lo separava dal leader della classifica, Jorge Lorenzo, che oggi è secondo. Il terzo buco nel cassetto è caduto nelle mani di Andrea Dovizioso, che si conferma, in caso di dubbi, come la migliore moto satellite della categoria motivando il suo più che probabile approdo in Ducati.

Allo spegnimento del semaforo abbiamo temuto un sonnellino grazie all'assenza di Nicky Hayden e alle ferite di due piloti ai comandi delle moto ufficiali. Sfortunatamente, un pessimo circuito per il motociclismo e una categoria senz'animaSono stati in grado di offrirci solo alcuni colpi di scena di intrattenimento.

Senza voler sminuire la carriera di Dani, la verità è che il test si era concluso al quarto giro, quando il pilota Repsol riuscì a sorpassare Ben spie. Quasi senza sforzo. Dare benzina senza compassione sul rettilineo. Il texano, in precedenza, era uscito perfettamente per essere il leader provvisorio. Tuttavia, dopo essere stato superato, il motore si spegne la Yamaha M1 stava arrivando alla fine della sua vita utile lasciando una densa fumata bianca sul rettilineo di Indianapolis e dandogli una ragione in più per cercare fortuna altrove. Non ci sono coincidenze.

Quel motore esploso ha lasciato una fitta nuvola che ha colpito coloro che sono venuti dopo. Jorge Lorenzo, terzo, è riuscito a schivare il pericolo con più o meno successo mentre Casey Stoner, quarto alle spalle di Andrea, ha dovuto aprire il traguardo lasciando un gap che è stato sfruttato da un audace Stefan Bradl. Il tedesco, senza paura, non solo ha attraversato un asfalto scivoloso ma ha guidato per diversi metri praticamente alla cieca nel fumo.

La gioia del giovane pilota iridato della Moto2 è durata poco, visto che Stoner ha ripreso la sua posizione senza troppi problemi e senza risentire della pressione esercitata da Álvaro Bautista. Dopo il talaverano circolato Cal Crutchlow, che non ha concluso il GP partendo dal suolo. Casey, infiltrato e infortunato, arriva terzo ma alla fine la Yamaha satellite mette fine alle speranze dell'australiano.

La corsa non si è fermata. Qualche braccio di ferro tra i tempi di Pedrosa e Lorenzo e poco altro, dal momento che l'unica battaglia, che poteva essere nella CRT, non fu mai oggetto della realizzazione. Insomma, una grande vittoria per Dani, che si mette a 18 punti da un felice Jorge con un secondo posto. Un allegro Dovi per un altro grande ruolo. Uno Stoner professionista e una manciata di dollari sul conto di Dorna per il GP di Indianapolis.

del CRT, a proposito, il migliore era Yonny Hernández, dopo aver superato Aleix Espargaró e l'abbandono di Randy De Puniet, Michel Pirro, Mattia Pasini e Danilo Petrucci.

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