MotoGP Qatar 2012: Jorge Lorenzo domina, Dani Pedrosa riappare, Casey Stoner guarda
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Video: MotoGP Qatar 2012: Jorge Lorenzo domina, Dani Pedrosa riappare, Casey Stoner guarda

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Anonim

Jorge Lorenzo, vincitore, leader e ultimo tassello della "tripletta"

Dopo le qualifiche di ieri Jorge Lorenzo era riuscito a mettere la paura nel corpo che fino a quel momento sembrava imbattibile, Casey Stoner. Per l'australiano ogni sessione è stata una procedura semplice, ha fatto il suo lavoro, si è concentrato, è salito in sella e in pochi giri ha chiuso con qualsiasi record che i suoi avversari avevano precedentemente raggiunto. Fino a ieri… un'impresa che ha solo alimentato la mente già prodigiosa del pilota maiorchino. Quel cervello nascosto sotto l'X-Lite, con la dose di orgoglio dietro la pole position, ha saputo usare e gestire enormemente il talento di Jorge per raggiungere la prima vittoria dell'anno.

Con sorpresa di tutti il secondo classificato indossava i colori Repsol in una tuta Alpinestars, ma la sua carenatura indossava un classico 26, relegando Stoner in fondo al cassetto. Dani Pedrosa Si è imposto sulle voci che lo hanno criticato aspramente per tutta la settimana, dall'esame bocciato al tempo in MotoGP che lo ha piazzato in terza fila in griglia. È la parte più bella del motociclismo, sbandate e sorpassi a parte, lo spettacolo più grande è guardare uno di quei coraggiosi (sei coraggiosi!) superarsi fino alla gloria.

Casey Stoner Qatar 2012
Casey Stoner Qatar 2012

Come quello lanciato dalla cima di un ponte senza assicurarti di essere legato a una corda Dani è uscito dalla griglia. Alzando il gas, quello di Sabadell è riuscito a superare due file di piloti prima di arrivare alla prima sosta. Lì Jorge si è trattenuto a seguirlo molto da vicino, senza perdere di vista la sua coda, per metri dopo per passare a condurre la prova. Casey, dalla terza posizione, teneva d'occhio gli spagnoli. Un lusso che ci si poteva permettere grazie a una brutta uscita da Cal Cruchtlowchi ha guardato superato da Andrea Dovizioso. Dopo il campione Supersport: Stefan Bradl, Ben Spies, Nicky Hayden e Álvaro Bautista.

Giro e mezzo dopo La presenza di Dani e Jorge nel suo campo visivo ha iniziato a infastidire un ambizioso Casey, aspirando ad abbassare il fumo a Maiorca dopo la pole. Con le prime note di quella canzone che definisce così bene la situazione, Under Pressure, il canguro ha attaccato per primo il suo compagno di squadra, durando appena tre tentativi prima di superarlo. Senza Pedrosa in mezzo, Stoner ha rivolto tutta la sua rabbia verso quella Yamaha presunta inferiore, che sputava fuoco sul suo schermo come per dire: va bene laggiù?. Ed è noto che la risposta è stata negativa, perché al terzo giro il campione in carica era già in testa alla corsa evitando una possibile fuga da Lorenzo e gettando le basi della propria. Un playmaker che è salito a una distanza di più di due secondi in gara.

Cal Cruchtlow Qatar 2012
Cal Cruchtlow Qatar 2012

In un'altra parte del circuito, al buio, con i volti illuminati da decine di schermi alla produzione televisiva incaricata, un sudore freddo è uscito dalla sua pelle. Sì gente, le gare di gocciolamento, la classica corsa di Casey e i sonnellini dopo l'orario di lavoro sono tornati. Per evitarlo subito Hanno cercato l'azione oltre la testa della gara. E ad essere onesti, la verità è che l'hanno trovata. Primo il duello tra colleghi Tech3, regalandoci delle belle staccate quasi parallele alla fine del traguardo. Alla luce del colore rosso vivo di quei dischi di carbonio continuamente forzati, Andrea ha mostrato i denti a Cal, ai suoi capi e a quel settore che lo accusa di succhiare le ruote - come se andando dietro si potesse prendere un caffè mentre si pilota -. Al secondo posto la battaglia di fondo tra i CRT con Yonny Hernández e Randy de Puniet, dando una classe di ciò che dovrebbe essere visto in futuro. E avanti, tornando ai prototipi, Álvaro Bautista ha combattuto con Nicky Hayden. Sì, quello, il campione del mondo più triste secondo Mela, con quella moto diesel con più cani che cavalli. Nonostante tutto, l'americano è stato il miglior Ducatista dopo aver battuto Stefan Bradl e lo stesso Bautista.

Avendo già superato l'equatore di gara, il grafico a lato del nostro televisore ci ha sorpreso informandoci che la distanza tra Casey e Jorge si stava accorciando. Giro dopo giro. Passo dopo passo. La Yamaha M1 suonava più forte all'orecchio dell'australiano, la cui ambizione aveva superato la sua prudenza. Vittima della sua voglia di vincere il numero uno, è sceso prima al secondo posto, poi al terzo, senza poter far nulla per evitarlo. Tra le luci e le ombre del deserto di Doha Jorge ha festeggiato la vittoria su uno dei circuiti probabilmente meno favorevoli per la Yamaha, dando un ottimo tocco finale ad un bellissimo weekend per il motociclismo nel nostro paese.

Jorge Lorenzo Qatar 2012
Jorge Lorenzo Qatar 2012

A proposito, in quella "sottocategoria" di CRT non c'era sorpresa, essendo Colin Edwards il primo classificato, seguito da Randy de Puniet. Ah, non dimenticare, Valentino Rossi era decimo, solo davanti alla MotoGP di Ben Spies e Karel Abraham, che hanno abbandonato per problemi meccanici.

Nota: ho menzionato quella canzone dei Queen e David Bowie, Under Pressure, provate, se volete, a leggere questa cronaca dopo averla suonata.

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